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06/06/2025 12:00
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Competiciones activas
AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO RECUPERO DEI CREDITI RELATIVI ALLA TARIFFA DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DI SASI SPA DI LANCIANO (CH)
Aperta
Servizi
06/06/2025 12:00
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Fecha límite 06/06/2025 12:00
Actualizaciones regulatorias
MIT: Deroga progettazione BIM - art. 225 bis, co. 2 D. Lgs. 36/2023
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 13/05/2025, n. 3416 ha risposto al seguente quesito: Posto che l'art. 225 bis, co. 2 del D.Lgs. 36/2023 prevede che le disposizioni di cui all'art. 43 del Codice in materia di progettazione BIM non si applicano ai procedimenti di programmazione superiori alle soglie di cui all'art. 14 del Codice già avviati alla data di entrata di entrata in vigore del correttivo al Codice (31.12.2024) per i quali è stato redatto il DOCFAP ex art. 2, comma 5, dell'Allegato I.7 al Codice, si chiede se tale deroga trovi applicazione nel caso di un intervento - per il quale il DOCFAP è stato approvato nel mese di ottobre 2024 - che trova totale copertura finanziaria deliberata nel 2024all'interno del CDA dell'ente, ma da inserirsi nella programmazione triennale 2025-2027. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata L'a...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 13/05/2025, n. 3416 ha risposto al seguente quesito: Posto che l'art. 225 bis, co. 2 del D.Lgs. 36/2023 prevede che le disposizioni di cui all'art. 43 del Codice in materia di progettazione BIM non si applicano ai procedimenti di programmazione superiori alle soglie di cui all'art. 14 del Codice già avviati alla data di entrata di entrata in vigore del correttivo al Codice (31.12.2024) per i quali è stato redatto il DOCFAP ex art. 2, comma 5, dell'Allegato I.7 al Codice, si chiede se tale deroga trovi applicazione nel caso di un intervento - per il quale il DOCFAP è stato approvato nel mese di ottobre 2024 - che trova totale copertura finanziaria deliberata nel 2024all'interno del CDA dell'ente, ma da inserirsi nella programmazione triennale 2025-2027. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata L'a...
Relazione al Parlamento del Presidente Busìa sull’attività Anac nel 2024
Relazione al Parlamento del Presidente Busìa sull’attività Anac nel 2024 Il Presidente dell’Anac, Giuseppe Busìa, ha tenuto stamane alle 11 alla Camera dei deputati la Relazione annuale al Parlamento dell’attività svolta dall’Autorità Anticorruzione nel 2024. Tra i temi affrontati i ritardi del Pnrr, dove in alcuni settori la spesa è inferiore al 30% delle risorse destinate; la preponderanza degli affidamenti diretti, pari al 98% dell’acquisto di servizi e forniture; il calo rilevante di appalti di lavori nel 2024 con una riduzione del 38,9%; “l’eccesso di frazionamento artificioso degli appalti per rimanere al di sotto delle soglie di legge, dietro cui sovente si nascondono sprechi e infiltrazioni criminali e mafiose”. [[CASESTUDY]] Nel 2024 il valore economico complessivo degli appalti pubblici in Italia è stato di 271,8 miliardi di euro per un totale di 26...
Relazione al Parlamento del Presidente Busìa sull’attività Anac nel 2024 Il Presidente dell’Anac, Giuseppe Busìa, ha tenuto stamane alle 11 alla Camera dei deputati la Relazione annuale al Parlamento dell’attività svolta dall’Autorità Anticorruzione nel 2024. Tra i temi affrontati i ritardi del Pnrr, dove in alcuni settori la spesa è inferiore al 30% delle risorse destinate; la preponderanza degli affidamenti diretti, pari al 98% dell’acquisto di servizi e forniture; il calo rilevante di appalti di lavori nel 2024 con una riduzione del 38,9%; “l’eccesso di frazionamento artificioso degli appalti per rimanere al di sotto delle soglie di legge, dietro cui sovente si nascondono sprechi e infiltrazioni criminali e mafiose”. [[CASESTUDY]] Nel 2024 il valore economico complessivo degli appalti pubblici in Italia è stato di 271,8 miliardi di euro per un totale di 26...
Clausola su obbligo di dichiarare a pena di esclusione il ricorso al subappalto qualificante,...
Il Disciplinare di gara prevedeva che la dichiarazione di subappalto dovesse essere resa nel DGUE a pena di esclusione. In particolare, si prevedeva che “Nel rispetto del principio della «par condicio competitorum», si evidenzia inoltre che la mancata dichiarazione della volontà di far ricorso al subappalto non può essere oggetto di soccorso istruttorio, una volta che la Stazione Appaltante abbia accertato la carenza dei requisiti di partecipazione da parte del concorrente. Pertanto, la volontà di ricorrere al subappalto cd. “necessario” o “qualificante” per sopperire alla mancanza dei requisiti di partecipazione, deve essere espressamente dichiarata dal concorrente nel D.G.U.E., pena l’esclusione dalla gara.” [[CASESTUDY]] Nel proprio DGUE l’aggiudicataria dichiarava di voler subappaltare le lavorazioni della categoria principale (OG2) e delle categorie OS3 e OS30 ...
Il Disciplinare di gara prevedeva che la dichiarazione di subappalto dovesse essere resa nel DGUE a pena di esclusione. In particolare, si prevedeva che “Nel rispetto del principio della «par condicio competitorum», si evidenzia inoltre che la mancata dichiarazione della volontà di far ricorso al subappalto non può essere oggetto di soccorso istruttorio, una volta che la Stazione Appaltante abbia accertato la carenza dei requisiti di partecipazione da parte del concorrente. Pertanto, la volontà di ricorrere al subappalto cd. “necessario” o “qualificante” per sopperire alla mancanza dei requisiti di partecipazione, deve essere espressamente dichiarata dal concorrente nel D.G.U.E., pena l’esclusione dalla gara.” [[CASESTUDY]] Nel proprio DGUE l’aggiudicataria dichiarava di voler subappaltare le lavorazioni della categoria principale (OG2) e delle categorie OS3 e OS30 ...
L’obbligatoria indicazione dei costi della manodopera in offerta si impone solo...
Nel respingere l’appello il Consiglio di Stato ribadisce come l’obbligatoria indicazione dei costi della manodopera in offerta – e la correlativa verifica della loro congruità imposta alla stazione appaltante – si imponga solo per i dipendenti impiegati stabilmente nella commessa, in quanto voce di costo che può essere variamente articolata nella formulazione dell’offerta per la specifica commessa. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 19/05/2025, n. 4250: 13. Il primo motivo è infondato alla luce della pacifica giurisprudenza di questa Sezione. È noto che sono costi indiretti della commessa quelli relativi al personale di supporto all’esecuzione dell’appalto o a servizi esterni, da tener distinti dai costi diretti della commessa comprensivi di tutti i dipendenti impiegati specificamente per l’esecuzione della stessa. L’obbligatori...
Nel respingere l’appello il Consiglio di Stato ribadisce come l’obbligatoria indicazione dei costi della manodopera in offerta – e la correlativa verifica della loro congruità imposta alla stazione appaltante – si imponga solo per i dipendenti impiegati stabilmente nella commessa, in quanto voce di costo che può essere variamente articolata nella formulazione dell’offerta per la specifica commessa. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 19/05/2025, n. 4250: 13. Il primo motivo è infondato alla luce della pacifica giurisprudenza di questa Sezione. È noto che sono costi indiretti della commessa quelli relativi al personale di supporto all’esecuzione dell’appalto o a servizi esterni, da tener distinti dai costi diretti della commessa comprensivi di tutti i dipendenti impiegati specificamente per l’esecuzione della stessa. L’obbligatori...
FOCUS: “Certificazione di parità di genere, avvalimento e RTI nel nuovo Codice...
Con la sentenza n. 3117 dell’11 aprile 2025, la Sezione VI del Consiglio di Stato si pronuncia su un tema di crescente attualità nel diritto dei contratti pubblici: la natura e la rilevanza della certificazione di parità di genere nel quadro dei Raggruppamenti Temporanei di Imprese (RTI) e dell’avvalimento, alla luce del nuovo Codice dei contratti pubblici di cui al D.lgs. n. 36/2023. La pronuncia contribuisce a delineare i confini applicativi degli strumenti di cooperazione tra operatori economici rispetto a requisiti e premialità non trasmissibili, rafforzando il principio per cui alcune caratteristiche organizzative dell’impresa — in particolare quelle legate ai valori sociali — costituiscono requisiti soggettivi personali e non delegabili. [[CASESTUDY]] Il quadro normativo: certificazione di parità di genere come leva di pr...
Con la sentenza n. 3117 dell’11 aprile 2025, la Sezione VI del Consiglio di Stato si pronuncia su un tema di crescente attualità nel diritto dei contratti pubblici: la natura e la rilevanza della certificazione di parità di genere nel quadro dei Raggruppamenti Temporanei di Imprese (RTI) e dell’avvalimento, alla luce del nuovo Codice dei contratti pubblici di cui al D.lgs. n. 36/2023. La pronuncia contribuisce a delineare i confini applicativi degli strumenti di cooperazione tra operatori economici rispetto a requisiti e premialità non trasmissibili, rafforzando il principio per cui alcune caratteristiche organizzative dell’impresa — in particolare quelle legate ai valori sociali — costituiscono requisiti soggettivi personali e non delegabili. [[CASESTUDY]] Il quadro normativo: certificazione di parità di genere come leva di pr...
MIT: D.Lgs. 36/2023 allegato I.3 - Quali sono i termini di una procedura negoziata...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 13/05/2025, n. 3437 ha risposto al seguente quesito: Qualora la Stazione Appaltante decida, pur non in presenza di un interesse transfrontaliero certo, d'aggravare una procedura negoziata rientrante nella fascia di cui all'art. 50, comma 1, lettera d) utilizzando una procedura aperta, quali sono i termini delle procedure d'appalto? Quelli della procedura negoziata indicati dall'allegato I.3, art. 1, lett. d) ed art. 2 lett. d)? Oppure quelli della procedura aperta indicati dall'allegato I.3, art. 1, lett. a) ed art. 2 lett. a)? [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata Nel rispetto del principio del risultato di cui all'art. 1 del Codice dei contratti che impone, tra l'altro, alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti di perseguire il risultato dell'affidamento del contratto con la massima tempe...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 13/05/2025, n. 3437 ha risposto al seguente quesito: Qualora la Stazione Appaltante decida, pur non in presenza di un interesse transfrontaliero certo, d'aggravare una procedura negoziata rientrante nella fascia di cui all'art. 50, comma 1, lettera d) utilizzando una procedura aperta, quali sono i termini delle procedure d'appalto? Quelli della procedura negoziata indicati dall'allegato I.3, art. 1, lett. d) ed art. 2 lett. d)? Oppure quelli della procedura aperta indicati dall'allegato I.3, art. 1, lett. a) ed art. 2 lett. a)? [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata Nel rispetto del principio del risultato di cui all'art. 1 del Codice dei contratti che impone, tra l'altro, alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti di perseguire il risultato dell'affidamento del contratto con la massima tempe...
L’illegittima composizione della commissione di gara non deve essere contestata...
L’illegittima composizione della Commissione può essere impugnata solo dopo l’approvazione delle operazioni di gara. Perché solo con l’approvazione delle operazioni di gara si esaurisce il relativo procedimento amministrativo e diviene effettivamente riscontrabile la lesione della sfera giuridica dell’interessato. [[CASESTUDY]] Questo quanto ribadito da Consiglio di Stato, Sez. V, 16/05/2025, n. 4196: 7. Il primo motivo, con cui si è denunciata l’erroneità della sentenza per avere respinto l’eccezione di irricevibilità del ricorso, è infondato, alla luce dell’orientamento di questo Consiglio, secondo cui l’illegittima composizione della commissione di gara non deve essere contestata immediatamente ma soltanto all’esito della gara. Si è, difatti, osservato che la nomina dei componenti della commissione può essere impugnata dal partecipante alla selezione, che la...
L’illegittima composizione della Commissione può essere impugnata solo dopo l’approvazione delle operazioni di gara. Perché solo con l’approvazione delle operazioni di gara si esaurisce il relativo procedimento amministrativo e diviene effettivamente riscontrabile la lesione della sfera giuridica dell’interessato. [[CASESTUDY]] Questo quanto ribadito da Consiglio di Stato, Sez. V, 16/05/2025, n. 4196: 7. Il primo motivo, con cui si è denunciata l’erroneità della sentenza per avere respinto l’eccezione di irricevibilità del ricorso, è infondato, alla luce dell’orientamento di questo Consiglio, secondo cui l’illegittima composizione della commissione di gara non deve essere contestata immediatamente ma soltanto all’esito della gara. Si è, difatti, osservato che la nomina dei componenti della commissione può essere impugnata dal partecipante alla selezione, che la...
FOCUS: “Lo scorporo dei costi della manodopera dalla base d’asta. L’ambiguità...
Premessa Nel complesso universo delle gare pubbliche, lo scorporo dei costi della manodopera dalla base d’asta continua ad alimentare incertezza applicativa e conflitto interpretativo. L’art. 41, comma 14, del D.lgs. 36/2023, lungi dal chiarire la questione, ha introdotto una formula normativa ambigua che ha posto in crisi tanto gli operatori economici quanto le stazioni appaltanti e, come dimostrano le recenti pronunce, anche la giustizia amministrativa. La disposizione prevede che "i costi della manodopera e della sicurezza sono scorporati dall'importo assoggettato a ribasso". Ma cosa implica, concretamente, tale previsione? Impone davvero un obbligo di scorporo dalla base d’asta? E ciò significa che il ribasso deve applicarsi solo sulla quota residua dell’importo a base di gara? Due TAR recenti offrono risposte divergenti, generando un contrasto giurisprudenziale che merita ...
Premessa Nel complesso universo delle gare pubbliche, lo scorporo dei costi della manodopera dalla base d’asta continua ad alimentare incertezza applicativa e conflitto interpretativo. L’art. 41, comma 14, del D.lgs. 36/2023, lungi dal chiarire la questione, ha introdotto una formula normativa ambigua che ha posto in crisi tanto gli operatori economici quanto le stazioni appaltanti e, come dimostrano le recenti pronunce, anche la giustizia amministrativa. La disposizione prevede che "i costi della manodopera e della sicurezza sono scorporati dall'importo assoggettato a ribasso". Ma cosa implica, concretamente, tale previsione? Impone davvero un obbligo di scorporo dalla base d’asta? E ciò significa che il ribasso deve applicarsi solo sulla quota residua dell’importo a base di gara? Due TAR recenti offrono risposte divergenti, generando un contrasto giurisprudenziale che merita ...
Il mero confronto di preventivi richiede di motivare la scelta dell’aggiudicatario...
Il Tar Salerno si esprime su un caso di affidamento diretto con messa a confronto di due preventivi. Rigetta il ricorso stabilendo che, nel caso in questione, il mero confronto di preventivi, necessita che la stazione appaltante motivi la scelta dell’aggiudicatario non in ottica comparativa, ma solo in termini di economicità e di rispondenza dell’offerta alle proprie esigenze. Cosa che è avvenuta. Questo quanto stabilito da Tar Campania, Salerno, Sez. II, 15/05/2025, n. 873: Tanto doverosamente premesso, le contestazioni avanzate dalla parte ricorrente col ricorso principale non si rivelano meritevoli di condivisione da parte del Collegio. [[CASESTUDY]] In primo luogo, occorre qualificare la fattispecie di affidamento di cui è causa. In proposito, il Collegio rileva che si è sicuramente al cospetto di un affidamento diretto ex art. 50, comma 1, lett. b) del D. Lgs. n. 36/2023, e...
Il Tar Salerno si esprime su un caso di affidamento diretto con messa a confronto di due preventivi. Rigetta il ricorso stabilendo che, nel caso in questione, il mero confronto di preventivi, necessita che la stazione appaltante motivi la scelta dell’aggiudicatario non in ottica comparativa, ma solo in termini di economicità e di rispondenza dell’offerta alle proprie esigenze. Cosa che è avvenuta. Questo quanto stabilito da Tar Campania, Salerno, Sez. II, 15/05/2025, n. 873: Tanto doverosamente premesso, le contestazioni avanzate dalla parte ricorrente col ricorso principale non si rivelano meritevoli di condivisione da parte del Collegio. [[CASESTUDY]] In primo luogo, occorre qualificare la fattispecie di affidamento di cui è causa. In proposito, il Collegio rileva che si è sicuramente al cospetto di un affidamento diretto ex art. 50, comma 1, lett. b) del D. Lgs. n. 36/2023, e...
MIT: Concessioni
L’Ufficio di supporto giuridico del MIT ha pubblicato il 13 maggio 2025, tre nuovi pareri in materia di concessioni, due dei quali di particolare rilievo: uno riguarda la possibilità di procedere con l’affidamento diretto in caso di importi minimi, l’altro si concentra sulla qualificazione degli enti concedenti. Parere MIT n. 3378 Oggetto: Incentivi funzioni tecniche per concessioni di servizi tpl Quesito: Si richiede parere sull'applicabilità dell'incentivo per funzioni tecniche (art. 45, D.Lgs. 36/2023) alle concessioni di servizi di trasporto pubblico locale. Il D.Lgs. 36/2023 e l'Allegato I.10 estendono l'incentivo a concessioni di servizi. Il trasporto pubblico locale (Reg. CE 1370/2007, D.Lgs. 201/2022) ha peculiarità: • complessità del PEF; • corrispettivi articolat...
L’Ufficio di supporto giuridico del MIT ha pubblicato il 13 maggio 2025, tre nuovi pareri in materia di concessioni, due dei quali di particolare rilievo: uno riguarda la possibilità di procedere con l’affidamento diretto in caso di importi minimi, l’altro si concentra sulla qualificazione degli enti concedenti. Parere MIT n. 3378 Oggetto: Incentivi funzioni tecniche per concessioni di servizi tpl Quesito: Si richiede parere sull'applicabilità dell'incentivo per funzioni tecniche (art. 45, D.Lgs. 36/2023) alle concessioni di servizi di trasporto pubblico locale. Il D.Lgs. 36/2023 e l'Allegato I.10 estendono l'incentivo a concessioni di servizi. Il trasporto pubblico locale (Reg. CE 1370/2007, D.Lgs. 201/2022) ha peculiarità: • complessità del PEF; • corrispettivi articolat...
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Il Tar Campania ribadisce come, a differenza dell’art. 80 del D.lgs n. 50/2016, la sentenza di patteggiamento ex art. 444 del c.p.p non sia più prevista come causa automatica di esclusione. La fattispecie riguarda gravi infrazioni alle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro che, benché dichiarate, secondo la ricorrente, non sono state valutate dalla stazione appaltante. Tar Campania, Napoli, Sez. I, 14/05/2025, n. 3744 respinge il ricorso: 3. Le censure non si prestano a favorevole considerazione. [[CASESTUDY]] 3.1. Quanto al ricorso introduttivo, non può condurre all’esclusione del concorrente la circostanza che lo stesso trasmetteva alla stazione appaltante, al posto della sentenza di condanna richiesta, la diversa sentenza che dichiarava il non luogo a procedere. Il pur rimarchevole errore, commesso dal RUP nel non avvedersi di ciò, non è tale da determinare ipso...
Il Tar Campania ribadisce come, a differenza dell’art. 80 del D.lgs n. 50/2016, la sentenza di patteggiamento ex art. 444 del c.p.p non sia più prevista come causa automatica di esclusione. La fattispecie riguarda gravi infrazioni alle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro che, benché dichiarate, secondo la ricorrente, non sono state valutate dalla stazione appaltante. Tar Campania, Napoli, Sez. I, 14/05/2025, n. 3744 respinge il ricorso: 3. Le censure non si prestano a favorevole considerazione. [[CASESTUDY]] 3.1. Quanto al ricorso introduttivo, non può condurre all’esclusione del concorrente la circostanza che lo stesso trasmetteva alla stazione appaltante, al posto della sentenza di condanna richiesta, la diversa sentenza che dichiarava il non luogo a procedere. Il pur rimarchevole errore, commesso dal RUP nel non avvedersi di ciò, non è tale da determinare ipso...
FOCUS: “Il soccorso istruttorio e il pagamento tardivo del contributo ANAC: il...
Premessa Con la sentenza n. 16458 del 19 settembre 2024, il TAR Lazio, sez. II, interviene su un tema di grande attualità e interesse per gli operatori economici e le stazioni appaltanti: la legittimità dell’esclusione automatica per tardivo pagamento del contributo ANAC e l’ammissibilità del soccorso istruttorio in tale ipotesi. La decisione si inserisce nel più ampio dibattito giurisprudenziale sulla corretta applicazione dei principi di tassatività delle cause di esclusione, massima partecipazione e leale collaborazione. [[CASESTUDY]] Oggetto del ricorso era l’impugnazione dell’atto di esclusione emesso da una centrale di committenza in applicazione dell’art. 90, co. 1, lett. d), del d.lgs. n. 36/2023, per il tardivo pagamento del contributo ANAC da parte di un operatore economico. La clausola del disciplinare preve...
Premessa Con la sentenza n. 16458 del 19 settembre 2024, il TAR Lazio, sez. II, interviene su un tema di grande attualità e interesse per gli operatori economici e le stazioni appaltanti: la legittimità dell’esclusione automatica per tardivo pagamento del contributo ANAC e l’ammissibilità del soccorso istruttorio in tale ipotesi. La decisione si inserisce nel più ampio dibattito giurisprudenziale sulla corretta applicazione dei principi di tassatività delle cause di esclusione, massima partecipazione e leale collaborazione. [[CASESTUDY]] Oggetto del ricorso era l’impugnazione dell’atto di esclusione emesso da una centrale di committenza in applicazione dell’art. 90, co. 1, lett. d), del d.lgs. n. 36/2023, per il tardivo pagamento del contributo ANAC da parte di un operatore economico. La clausola del disciplinare preve...